IL RECUPERO DEI SOLVENTI NELLE CORRENTI GASSOSE CONTAMINATE

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IL RECUPERO DEI SOLVENTI NELLE CORRENTI GASSOSE CONTAMINATE

- La via per trasformare gli inquinanti in materia prima -

Molte produzioni industriali per il loro svolgimento utilizzano svariati composti chimici, che in seguito vengono emessi in atmosfera sotto forma di emissioni gassose inquinanti.

Allo scopo di proteggere l’ambiente e la salute vengono installati macchinari che hanno lo scopo di purificare queste emissioni.

Ad oggi per poter depurare la maggior parte dei solventi le tecnologie più usate sono:

- adsorbimento su carbone attivo;

- combustione termica.

In entrambe queste applicazioni la sostanza inquinante viene distrutta, uscendo cosi definitivamente dal ciclo lavorativo.

Esiste in alcuni casi una terza via di depurazione, questa consiste nella rimozione della sostanza inquinante dall’emissione gassosa e nel suo riutilizzo come materia prima all’interno del ciclo produttivo stesso.

SISTEMA DI RECUPERO SOLVENTI

Il sistema di depurazione con recupero solventi permette di depurare le emissioni gassose e recuperare il solvente per il suo riutilizzo nel ciclo produttivo.

Il funzionamento di questi sistemi è essenzialmente suddiviso in tre fasi.

1- Adsorbimento

La corrente gassosa da depurare transita attraverso un letto di carbone attivo che adsorbe la sostanza inquinante rilasciando gas depurato.

2- Rigenerazione

Quando il carbone attivo è stato saturato dalla sostanza inquinante viene rigenerato utilizzando un flusso di vapore acqueo.

Il vapore uscente dal filtro a carbone è miscelato con il solvente che era trattenuto nel carbone attivo.

La miscela vapore e solvente viene condensata e raccolta allo stato liquido in un serbatoio.

3- Separazione del solvente dall’acqua

La miscela di acqua e solvente derivante dalla rigenerazione del carbone attivo viene raccolta in un serbatoio, all’interno del quale, per conseguenza della differenza di peso specifico, l’acqua si separa dal solvente.

Il solvente viene inserito nuovamente nel ciclo lavorativo e l’acqua smaltita.

QUANDO SI PUO’ APPLICARE IL SISTEMA A RECUPERO SOLVENTE ?

Il sistema di depurazione e recupero solvente non è sempre applicabile, per poter recuperare solvente è necessario siano presenti le seguenti condizioni:

1) L’inquinante da abbattere / recuperare sia solo uno, in pratica la lavorazione deve potersi definire “monosolvente”.

Questa condizione è necessaria perchè dopo la rigenerazione è più semplice separare un solo solvente dall’acqua piuttosto che una miscela di solventi.

2) Che il solvente da recuperare NON sia idrosolubile. Tale condizione è indispensabile per poter separare il solvente dall’acqua e renderlo riutilizzabile nel ciclo produttivo.

3) Che la quantità di solvente minima sia “economicamente” interessante. Solitamente si valuta positivamente l’applicabilità di questo sistema quando vi è una concentrazione di solvente nell’aria da trattare superiore a 1500 / 2000 mg/Nm3 di aria da depurare.

QUALI UTENZE SONO NECESSARIE PER IL FUNZIONAMENTO DI UN IMPIANTO A RECUPERO SOLVENTE?

Per poter funzionare, un impianto di recupero solvente ha bisogno delle seguenti utenze:

- Elettricità: necessaria al funzionamento di ventilatori e quadro di comando

- Aria compressa: necessaria all’azionamento delle varie valvole di processo

-Vapore acqueo: necessario nella fase di rigenerazione del carbone attivo.

 Se non fosse presente in azienda un flusso di vapore sarà possibile installare un generatore destinato specificatamente a questo scopo.

Acqua fredda: necessaria per poter condensare la miscela di vapore/solvente.

A tale scopo può essere utilizzata sia acqua derivante da torre evaporativa che acqua da chiller.

Se non fosse presente in azienda tale fluido sarà possibile installare delle macchine ( torre evaporativa e/o chiller ) destinate allo scopo.

CONSUMI

I consumi di questo tipo di sistema sono sempre fortemente dipendenti dalla dimensione della macchina, in proporzione, macchine piccole, consumano di più di macchine grandi.

Per dare un idea orientativa dei consumi si può dire che per ogni chilogrammo di solvente recuperato si utilizzeranno 0,8/1,5 kW di elettricità e 4/6 kg di vapore acqueo.

CONCLUSIONI

La sostenibilità della produzione industriale è ormai un argomento centrale della nostra vita e della vita del pianeta stesso, sempre più spesso e sempre in più campi si parla di economia circolare e recupero.

Gli impianti a recupero solvente si inseriscono perfettamente in questa nuova impostazione industriale, valorizzano inoltre i risultati economici portando ai seguenti vantaggi:

- Ritorno dell’investimento stanziato per il depuratore in tempi fortemente ridotti;

- Abbassamento dei costi di produzione;

- Riduzione e semplificazioni delle movimentazioni delle materie prime.

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